L'arrivo dei Greci
A partire dal VII secolo a.C. si assiste ad un processo di riorganizzazione delle realtà locali.
I coloni portano una struttura sociale, politica e culturale totalmente diversa da quella autoctona determinando trasformazioni dapprima nei centri costieri e successivamente in quelli dell’entroterra.
I cambiamenti sono visibili nella composizione dei corredi funerari che indicano l’emergere di aristocrazie indigene fortemente influenzate dalla cultura greca; in questo modo si spiega la presenza di strumenti e contenitori che richiamano i costumi
ellenici del banchetto e del simposio.
L’uso di arrostire le carni è testimoniato dalla presenza di spiedi ed alari, mentre il consumo del vino dall’attestazione di coppe di tipo greco, prima ionico e poi attico.
Anche le manifestazioni del sacro assumono forme elleniche, con la nascita di santuari già in età arcaica; è qui che si svolgono anche le relazioni economiche, sotto la protezione di una divinità dalle sembianze greche, garante dell’incontro e dello scambio.
A partire dalla metà del V secolo a.C. le abitudini di vita delle genti elleniche, di cui avevano beneficiato solo le élites locali, divengono più diffuse e, nel complesso, il processo di evoluzione delle popolazioni autoctone sembra essersi compiuto.
